L’auto del futuro

auto torioIn questo periodo vari studi si stanno focalizzando sull’auto del futuro, in realtà non è così, non è l’auto la protagonista, ma l’energia che si utilizzerà per il movimento. La Laser Power System, una società del Connecticut, sta lavorando ad un auto a Torio (Th); il Torio è un elemento chimico radioattivo naturale che viene già utilizzato nei filamenti delle lampade ad incandescenza, negli elettrodi per la saldatura, nella fabbricazione di vetri ad alto indice di rifrazione (quindi lo si trova in molte macchine fotografiche e in strumenti scientifici) o ceramiche resistenti al calore.

L’azienda americana auspica che ben presto le auto possano funzionare a Torio; un pieno, circa otto grammi, durerebbe per 100 anni, per la gioia degli utenti e degli ecologisti perché l’auto non produrrebbe emissioni nocive.
Non è la prima volta che il Torio viene preso in considerazione come combustibile: infatti, vari team di ricerca vorrebbero sostituire l’Uranio con il Torio nelle centrali nucleari, perché relativamente più sicuro in quanto la sua radioattività è molto minore rispetto a quella dell’illustre Uranio.

Il funzionamento del motore dovrebbe essere semplice: il calore del Torio viene utilizzato per produrre un laser che riscalda l’acqua, il vapore alimenta una piccola turbina che a sua volta genera energia elettrica che mette in movimento l’auto. Al momento il design assomiglia molto alla batmobile e per gli amanti dell’uomo pipistrello sarebbe un valore aggiunto. Nel video seguente alcune immagini dei prototipi.

 

Si sa che l’Italia è il paese dell’estro e della fantasia, alla luce di questa premessa sembreranno del tutto “naturali” le ricerche che l’imprenditore sardo Franco Lisci sta portando a termine. L’appellativo energia alternativa non le rende giustizia perché è qualcosa che va oltre, la nuova frontiera dell’energia: l’urina.
Le battute potrebbero sprecarsi ma è tutto vero, l’imprenditore ha sviluppato un processo per cui l’urina sarebbe l’additivo fondamentale per far avvenire l’elettrolisi con conseguente produzione di energia. Anche in questo caso l’energia sarebbe pulita, solo emissioni di anidride carbonica.
Ovviamente il progetto prende in considerazione non solo i trasporti ma anche tutto ciò che implica impiego di corrente elettrica. Per il momento ci sono alcuni inconvenienti tecnici che devono essere superati ma la grande novità sta nel fatto che in un futuro prossimo potremmo auto-produrre l’energia.
L’assurdità della faccenda sta nel fatto che per lo Stato italiano quest’uso sarebbe illegale, infatti l’urina può essere usata solo come additivo e non fungere da carburante; comunque anche così i risultati, a detta di Lisci, sono incoraggianti, su un auto a benzina ci sarebbe un risparmio del 35% su una a gasolio del 60% e su una a gas dell’ 80%.

 La novità vera è che lo studio dell’energia alternativa sta prendendo piede in tutto il mondo ed ha sempre un’occhio di riguardo per l’ambiente. La natura è stata calpestata per secoli a favore di un’industrializzazione selvaggia e non eco-sostenibile finalmente si cerca di porre rimedio. Sarà troppo tardi? Staremo a vedere.

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