Satellite cade sulla Terra

GOCEE’ di queste ore la notizia dell’imminente caduta di detriti spaziali sulla Terra. Il satellite dell’ESA (agenzia spaziale europea), GOCE (Gravity Ocean Circulation Explorer), al momento si trova a 160 km di distanza dalla Terra ma la sua traiettoria è discendente.

GOCE, ribattezzato la “Ferrari dello spazio”, è lungo 5,3 m e pesa 1,1 tonnellate, costruito con l’apporto di varie industrie europee, sotto la guida della Thales Alenia Space Italia, assemblato a Torino e lanciato in orbita il 17/03/2009 da Plesetsk in Russia.

Il compito di GOCE è stato quello di misurare con precisione la forza gravitazionale e le circolazioni oceaniche del nostro pianeta definendo così l’esatta forma del geoide terrestre, ovvero la forma reale della Terra. Il seguente video mostra il risultato delle misure del satellite.

 

 

Per svolgere il suo compito GOCE orbitava a soli 260 km di altezza dove l’atmosfera è rarefatta ma ancora persistente, proprio per questo è stato costruito in maniera aerodinamica, ma doveva mantenere in azione un propulsore elettrico per contrastare gli effetti dell’atmosfera. Questo propulsore d’avanguardia funzionava con 41 kg di propellente, ormai terminati da tre settimane. GOCE precipiterà inesorabilmente sulla Terra entro 48 ore, tra domenica sera (10/11/13) e le prime ore di Lunedì (11/11/13).

Ovviamente non tutta la sua massa ricadrà sulla Terra, infatti quando arriverà a 80 km di altezza finirà in pezzi; gran parte del materiale da cui è composto è destinato a bruciare nell’atmosfera solo il 25% del materiale potrebbe precipitare sulla Terra, stiamo parlando di circa 250 kg suddivisi in 40-60 frammenti.

Gli scienziati non si sbilanciano su quale sia l’area che potrebbe essere interessata dalla pioggia di detriti. In questi casi le previsioni sono affette da incertezze significative, legate a come il satellite modifica la sua orientazione nello spazio. L’ESA continua  a monitorare attentamente la traiettoria di GOCE ed ha dichiarato che un essere umano ha 250 mila possibilità in più di vincere alla lotteria piuttosto che essere raggiunto da un detrito del peso di 90 kg, il peso massimo che un frammento potrà avere a tal proposito va ricordato che ben il 71% del pianeta è composto da oceani, un’altra buona parte da deserti, montagne, foreste, luoghi impervi o comunque non abitati.

Il video seguente è un’animazione prodotta dall’ESA che ci consentirà di conoscere meglio il satellite con la speranza di ricordarlo per i suoi servigi e non per la sua fine.

Riporto lo stralcio più importante dell’ultimo comunicato stampa della protezione civile italiana:

 “…quando e dove gli eventuali frammenti del satellite cadranno sulla terra non può ancora essere previsto. Al momento, all’interno dell’arco temporale che va dalla sera di oggi alla tarda mattinata dell’11, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Le finestre di interesse per l’Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di ASI.

 

L’Agenzia Spaziale Italiana, in raccordo con l’ESA, continuerà a rilasciare periodicamente le disponibili previsioni di rientro, al fine di mantenere l’intero sistema di protezione civile aggiornato.
Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto, non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi.
Tuttavia, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli intervalli temporali di interesse per l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto:

– è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;
– i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
– all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi)”.

Aggiornamenti

Comunicato stampa della protezione civile italiana del 10/11/2013

“In riferimento al rientro incontrollato del satellite GOCE (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), nell’ultimo aggiornamento fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana la finestra temporale di previsione è stata nuovamente spostata in avanti rispetto alle precedenti comunicazioni, aprendosi alle 10 di oggi, domenica 10 novembre, e chiudendosi alle 9.35 di domani, lunedì 11. Di conseguenza, è stato escluso un eventuale impatto dei frammenti del satellite con il nostro territorio nella mattinata di oggi, mentre non è ancora possibile escludere la pur remota possibilità che uno o più parti possano cadere in Italia nelle altre due finestre temporali già indicate: dalle 19.44 alle 20.24 di oggi interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna, e dalle 7.48 alle 8.28 di domani, lunedì 11 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Sud (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). L’Agenzia Spaziale Italiana, che continuerà a rilasciare periodicamente le disponibili previsioni di rientro al fine di mantenere l’intero sistema di protezione civile aggiornato, sottolinea che, a causa del comportamento di GOCE, le finestre temporali di rischio sull’Italia potranno essere progressivamente eliminato o confermate solo poche ore prima o a ridosso del rientro stesso.”

Comunicato protezione civile italiana 10/11/2013 ore 15.00

Nell’ultimo aggiornamento sul rientro incontrollato del satellite GOCE (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer), essendosi ridotta ulteriormente la finestra temporale, l’Agenzia Spaziale Italiana ha escluso un eventuale impatto dei frammenti del satellite sul territorio italiano.

Comunicato dell’ESA 10/11/2013

Con i recenti dati dell’orbita di questa mattina, sulla base di misurazioni radar TIRA e la localizzazione via satellite-satellite di GOCE, implementatiti con i dati orbitali di partner internazionali del Comitato Inter-Agenzia Spaziale Debris Coordination (IADC), il rientro del satellite può essere previsto con una precisione di circa 2 orbite. Il rientro è previsto tra le 18:30 UTC – 24:00 UTC di Domenica 10 Novembre (19:30 CET – 01:00 CET, Domenica /Lunedi, 10/11 novembre), la maggior parte dei detriti impatterà sugli oceani e nelle regioni polari. Un possibile rientro in Europa è da escludere.

Per correttezza ecco il comunicato in lingua originale: 

“With recent orbit data from this morning, based on TIRA radar measurements and GOCE satellite-to-satellite tracking, augmented with orbit data from international partners of the Inter-Agency Space Debris Coordination Committee (IADC), the re-entry of the satellite can be predicted with an accuracy of about plus or minus 2 orbits. The re-entry is expected to occur between 18:30 UTC – 24:00 UTC, Sunday, 10 November (19:30 CET – 01:00 CET, Sunday to Monday, 10/11 November); the most probable impact ground swath largely runs over ocean and polar regions. With a very high probability, a re-entry over Europe can be excluded

 

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