Attacco hacker su dispositivi Apple

Attacco hacker su dispositivi Apple

Ricattati per avere indietro i loro smartphone e tablet. Secondo il Telegraph, alcuni proprietari di iPhone e iPad sono stati presi di mira da un hacker che sta bloccando i dispositivi chiedendo un riscatto, fino a 55 sterline, per riattivarli.

La maggior parte degli “attacchi” ha avuto luogo in Australia, ma ci sono anche segnalazioni in Gran Bretagna. Oleg Pliss, l’hacker in questione, sia riuscito a sfruttare la funzionalità Find My iPhone che permette di monitorare e bloccare in remoto i dispositivi rubati. Sullo schermo delle vittime è apparso un messaggio, firmato Oleg Pliss, in cui si chiede 100 dollari/euro da inviare via paypal per lo sblocco dell’apparecchio. L’allarme è stato dato dal sito governativo australiano “’Stay Smart Online”, che ha chiesto agli utenti colpiti dall’hacker di non pagare il riscatto.

Niente panico, c’è il modo per rimediare, tutte le info sul forum di supporto Apple.

si ipotizza ad esempio che l’attacco possa essere collegato a recenti furti di dati collegati ad alcuni siti e servizi online: nel mirino potrebbero essere finiti utenti che usano la stessa password su più piattaforme.

Proteggere i propri dati personali è diventato cruciale per gli utenti, quindi è necessario seguire una serie di linee guida che renderanno più difficile il lavoro degli hacker:

  • Mai utilizzare password univoche. Utilizzando la stessa password su più servizi come iCloud, Gmail, Facebook etc, semplifica enormemente il lavoro degli hackers e mette, in un sol colpo, in pericolo tutti gli account: la prassi comune di un hacker, una volta ottenuta una password di un determinato servizio, è quella di provare la medesima chiave di accesso su tutte le piattaforme più diffuse. Per evitare ciò, è  bene utilizzare una password differente per ogni servizio e piattaforma.
  • Utilizzare l’autenticazione a due fattori. L’autenticazione a due fattori è una modalità di protezione molto difficile da violare, perché è strutturata in modo da richiedere l’inserimento di un codice temporaneo dopo aver inserito i dati di login del proprio account. Non tutte le piattaforme dispongono di questa tecnologia di autenticazione, ma Facebook, Gmail, Twitter e iCloud sì.
  • Utilizzare un codice di accesso o il TouchID nei dispositivi iOS. Per evitare che qualche malintenzionato acceda ai dati personali memorizzati in un dispositivo iOS o che, come nel caso australiano, ne renda impossibile l’utilizzo bloccandolo in remoto, è essenziale che ogni dispositivo iOS sia protetto da un codice di sicurezza univoco da accoppiare, nel caso in cui fosse possibile, l’inserimento dell’impronta digitale.

 

 

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