Cani parlanti – No more woof è un prototipo che funziona attraverso sensori EEG, quelli per l’elettroencefalogramma, unito a un computer di piccole dimensioni e basso consumo energetico Raspberry PI, che analizza i segnali e li riconduce a schemi di pensiero interpretabili. Poi un’interfaccia software cervello-computer traduce il tutto in frasi di senso compiuto gli input ricevuti.
Infine la cuffia comunica con il mondo esterno se il cane è incuriosito o sospettoso, o irritato o ha voglia di giocare, dagli speaker del dispositivo usciranno delle frasi in lingua umana.
Se No more woof diventerà una realtà commerciale è ancora presto per dirlo, almeno per ora i cani continueranno a starci accanto come sempre e dovremmo sforzarci di comprendere i loro segnali perchè loro già ci capiscono benissimo.
L’era dello “smart dog” è ancora lontana.