La cometa ISON

hs-2013-42-a-webLa cometa ISON (C/2012 S1) sarà il prossimo evento cosmologico da seguire. Questa cometa proviene dalla Nube di Oort; una nube sferica di comete che dista  1,5 anni luce dal Sole. Si ritiene che sia il luogo da cui provengono le comete di lungo periodo come la Hale-Bopp e la Hyakutake, che attraversano la parte interna del sistema solare.

Il 28 Novembre la cometa passerà molto vicino alla superficie della nostra stella, solo tre raggi solari, a quel punto potrebbero succedere due cose: si distruggerà oppure si accenderà regalandoci uno spettacolo unico; in entrambi i casi darà l’opportunità di capire qualcosa in più sulla composizione del sistema solare e sulla sua storia. Si tratta di un’occasione unica, infatti è la prima volta in 4 miliardi di anni che la cometa passerà nel sistema solare interno, per questo motivo decine di telescopi sulla Terra e nello spazio, su sonde, su palloni stratosferici sono puntati su ISON monitorando il suo cammino nel visibile, nell’infrarosso, con raggi gamma e raggi X, persino i satelliti e i rover che esplorano Marte e Mercurio, e quelli che orbitano intorno al Sole sono stati coinvolti nell’impresa.

Se ISON riuscirà a resistere senza frantumarsi all’incontro con il Sole potrebbe diventare molto brillante, tanto da poterla vedere anche ad occhio nudo, e per un breve periodo persino di giorno, considerando che la traiettoria di ritorno la porterà in una regione di cielo molto favorevole alla sua osservazione.

Potrebbe essere la cometa del secolo, ma anche se non lo sarà offrirà un’occasione unica di studiare la composizione del sistema solare, in quanto, la Nube di Oort è formata da residui prodotti durante la formazione del sistema solare. Nel corso del cammino verso il Sole, alla velocità di 76800 Km/h, quando tutto lo strato esterno della cometa, formato da ghiaccio e anidride carbonica, sarà sciolto, ci potrà rivelare qualcosa sul suo nucleo, il quale offrirà dei nuovi indizi sulla formazione dei pianeti; potrebbe servire inoltre per capire qualcosa di più sull’atmosfera solare, sulla  forza del campo magnetico nonché del vento solare.

La seguente ricostruzione al computer mostra la traiettoria che potrebbe avere la cometa nel sistema solare interno.

AGGIORNAMENTI

16/11/2013 – Nelle ultime 24h Ison si è illuminata, adesso è possibile vederla ad occhio nudo rivolgendo gli occhi a Est poco prima dell’alba, in direzione della costellazione della Vergine.

Gli esperti dicono che l’aumento della luminosità di Ison potrebbe essere stato causato dall’apertura di una nuova crepa del ghiaccio superficiale; ci sono due letture per questo fenomeno la prima è che finalmente Ison si è accesa regalandoci uno spettacolo unico, la seconda è che si tratti di un picco di luminosità destinato ad esaurirsi. Staremo a vedere. Certo è che se  passerà indenne al suo appuntamento ravvicinato con il Sole, che avverrà il 28 Novembre, avremo una cometa luminosissima nel cielo natalizio.

Nella galleria immagini seguente le ultime immagini di Ison.

 

28/11/2013 – Oggi si decide il destino della cometa ISON. Passerà vicinissima al sole, solo 3 raggi solari, ne uscirà indenne? Aspettiamo con tribolazione questo “giro di boa”.

 

29/11/2013 – In un primo momento ISON è stata data per spacciata, si è creduto che il sole l’avesse polverizzata. Guardando meglio i dati pervenuti del telescopio spaziale SOHO (video seguente), in orbita dal 1995 per studiare il Sole, si può vede come ISON sopravviva al perielio. Molta della sua massa è stata polverizzata dal Sole, non sì sa ancora quanto sia rimasto di quella che era stata ribattezzata “cometa del secolo”, ma sembra essere ancora viva.

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