La memoria

outline-36244_640La memoria è quella funzione psichica volta all’assimilazione, alla ritenzione e al richiamo di informazioni apprese durante l’esperienza. Questa è una delle tante definizioni di memoria che presto potrebbe essere totalmente cambiata. Perché la scienza sta riscrivendo la memoria.
Avete capito bene, il mondo scientifico sta per entrare nel sancta sanctorum del’uomo: il cervello. Sarà possibile cancellare, avere ricordi mai realmente vissuti oppure riprodurre l’architettura del cervello umano nell’hardware del computer.
Possono sembrare trame di films di fantascienza ma è la realtà.
L’idea di riprodurre l’architettura del cervello umano in un computer riceverà circa un miliardo di euro di finanziamento, in dieci anni,  dall’unione Europea, mentre il governo degli Stati Uniti ha promesso ben tre miliardi di dollari ad una ricerca analoga. Il professore di Neurobiologia Norman Weinberger, nel laboratorio dell’università della California, è riuscito ad impiantare dei ricordi artificiali, in particolare si tratta di uno stimolo sonoro, a dei topolini che non avevano mai avuto esperienza di questo suono; si tratta quindi di un vero e proprio impianto di memoria di esperienza.
Lo stesso professore spiega : “La nostra ricerca dimostra che è possibile inserire nel cervello specifici contenuti di memoria. Questi ricordi sono completamente falsi: non nascono da un’esperienza. Secondo i nostri risultati sarebbe possibile creare finte memorie anche negli esseri umani”.
Un altro tipo di ricerca percorre la strada opposta ovvero quella della cancellazione dei ricordi attraverso un farmaco il cui principio attivo si chiama propanolol, questo riesce a distruggere il processo con cui il cervello immagazzina un’esperienza sotto forma di ricordo. Una prima applicazione del farmaco potrebbe essere, per esempio, quello di aiutare le persone colpite da stress post-traumatico, cancellando il ricordo che sta alla base della sofferenza psicologica. La sostanza chimica,  allo studio già da una decina d’anni, si basa sul fatto che quanto più le emozioni sono forti (paura, ansia, gioia) tanto più il ricordo viene fissato indelebilmente e spicca nella scala dei ricordi, il propanolol diminuisce la risposta emotiva al trauma così da non essere preminente nella scala delle memorie.

Le parole dell’ l’astrofisico Stephen Hawking risuonano ora come una profezia: “Raggiungeremo l’immortalità. Saremo un giorno in grado di trasferire le informazioni del nostro cervello su un supporto artificiale”.

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